“Siamo in missione per conto di Dio”
Jake Blues – dal film The Blues Brothers, 1982
Per noi la Bestia è rappresentata dai pochi padroni del mondo in questa ultima delirante fase malata del capitalismo. Un numero ristretto di aziende private, colossi del web 2.0, che raccolgono, catalogano e organizzano i dati relativi ai nostri gusti, comportamenti, opinioni, spostamenti, pagamenti, navigazione web, acquisti online (e non). Qualcuno la chiama GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon, in ordine di pericolosità), noi aggiungiamo le meno note Uber, TripAdvisor, la povera Microsoft e tutte le aziende che offrono servizi gratis sfruttando lavoratori precari non assunti o per controllare i comportamenti commerciali degli utenti, ovvero la nostra anima.
Perché combattere la Bestia?
“In fondo,” sostengono i tecno-entusiasti, “ci dà dei servizi gratuiti, opportunità di lavoro per arrotondare le nostre entrate, la possibilità di restare in contatto con i nostri amici, etc. etc.”
Soffermarsi sui pochi e inutili vantaggi non serve, perché la Bestia è maestra nel confondere le acque. Per una persona non dico democratica o di sinistra, ma anche solo di buonsenso, la Bestia deve essere considerata un pericolo. Un pericolo sociale, perché il controllo di una mole gigantesca di cazzi nostri, e stiamo parlando dei cazzi personali dell’universo orbe terracqueo, non deve mai finire in mano di pochi, perché sicuramente ci sarà qualcuno che li utilizzerà male. Un pericolo per l’economia e il lavoro, visto che il mondo della Bestia non prevede concorrenti, ma chi arriva primo prende tutto il piatto, e visto che in questo contesto di monopolio assoluto il salario di equilibrio è pari a zero. Un pericolo per l’ambiente, per l’esplosione del consumismo, soprattutto elettronico, correlato al condizionamento dei nostri comportamenti.
È quindi scontato che la Bestia sia un nemico naturale dell’umanità, escluse quelle poche decine di individui che grazie a essa sono diventati e diventeranno spaventosamente ricchi e potenti. Per questo motivo non solo non possiamo appoggiarla entusiasticamente, come i tecno-beoti di cui sopra, ma nemmeno subirla passivamente. Nostro destino di umani senzienti è contrastarla con tutte le nostre forze.
Come possiamo sconfiggere la Bestia? Non possiamo sconfiggerla. Non da soli. Non fronteggiandola in maniera aperta. La Bestia collasserà da sola, con o senza il nostro intervento, ma non sappiamo quando, né con quanti ‘danni collaterali‘.
Per semplificare, diciamo che possiamo innanzi tutto capire che la Bestia è un pericolo, in secondo luogo, toglierla dalla nostra vita, o almeno limitarla considerevolmente. È questo lo scopo di EXIT.